Rendering in stile contemporaneo, classico, déco

Salotto contemporaneo con ritratto pop di Marilyn Monroe

Stile contemporaneo nel rendering fotorealistico

Lo stile contemporaneo è forse, tra gli stili di arredamento, quello che meglio può rappresentare i risultati di un buon rendering fotorealistico. E non potrebbe essere altrimenti, se pensate alla contiguità dello stile contemporaneo con il minimalismo, il suo obiettivo principe della funzionalità degli elementi dell’arredo, insieme a linee sobrie e pulite. Uno stile che si basa sulla trasparenza del vetro e la luminosità del bianco. Il tutto, eliminando il superfluo, seguendo quindi i canoni del decluttering, per abbracciare senza indugi l’essenzialità.

Accanto al bianco, lo stile di arredamento contemporaneo può accogliere i contrasti, lasciando che il bianco delle pareti di un soggiorno sia bilanciato in modo importante, ma non invadente, dal nero di una cornice in acciaio, o in legno, a donare un po’ di profondità. O impreziosendo la cucina con il legno massello del tavolo.

Modellazione 3D e stile classico

La modellazione 3D può assecondare i dettami dello stile classico. Dettami netti e più che riconoscibili. Il legno non prevede colorazioni, viene lasciato nella sua naturalezza. I colori delle pareti devono essere neutri e gli impianti di riscaldamento non dovrebbero essere visibili o, peggio ancora, risaltare agli occhi. Meglio nasconderli negli arredi o nei muri. La tecnologia, ovvero gli elettrodomestici, non va esibita, ci si limita ad averne solo l’indispensabile.

Lo stile di arredamento classico non è affatto rigido, e può includere al proprio interno altri stili, quali il rustico, il liberty, il barocco. Ciò che importa in questo stile è la bellezza che, a differenza di quanto accade nello stile contemporaneo, viene posta in primo piano rispetto alla funzionalità. I rivestimenti classici, per i pavimenti, sono rappresentati dal parquet, dalla ceramica e dal cotto, dalla pietra, fino al marmo e al granito. Gli arredi prevedono l’uso di pietra e vetro, di legno massiccio e del ferro battuto.

I colori dello stile classico possono comunque diventare più importanti e caldi: cammello, rosa antico, avorio, fino al caramello e all’azzurro polvere. Fino a includere i grigi e il nero.

Lo stile déco e la CG-Imagery

Le immagini realizzate in computer grafica si sposano con lo stile déco. L’art déco ha una data e un luogo di nascita ben precisi: Parigi, 1925. Uno di stile, non solo di arredamento, nato durante l’Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes.

Nato anche come prosecuzione dell’Art Noveau, lo stile déco abbandona le intemperanze espressive del suo predecessore e abbraccia linee più geometriche. Le fantasie floreali dell’Art Noveau sono ora stilizzate, e spunta come riferimento la cultura egizia, quella precolombiana e cinese, i complementi d’arredo si fanno animalier. Geometria e grassetto sono due parole imprescindibili per questo stile.

I legni privilegiati dall’immaginario déco sono pregiati, valorizzano gli elementi dell’arredo intagliati da mogano, palissandro ed ebano, per dirne solo alcuni. I tavoli spesso vengono rivestiti di cuoio, hanno gambe diritte e semplici. A volte vengono lastronati in marmo, quasi a conferire una domestica monumentalità.

Il rendering fotorealistico può essere tutto questo: moderno, classico oppure déco. Uno stesso ambiente può attraversare decenni di stili di arredamento, di interior design, prima di essere visualizzato sullo schermo del cliente.

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3D Lolli Design si occupa di consulenza e di realizzazione di modellazione 3D e rendering fotorealistici. Per entrare in contatto o chiedere un appuntamento, basta compilare i campi che seguono, specificando la richiesta.

Rendering fotorealistico oppure home staging?

angolo ristorante con finestra e orologio a muro

Home staging, cos’è?

L’home staging, partiamo da una definizione: si tratta della capacità di rendere vivo e vissuto un luogo abitativo, o lavorativo, non ancora vissuto. L’arte, potremmo dire, di dare vita a qualcosa di non ancora animato. E quale è l’obiettivo dell’home staging? Far sentire a casa propria l’acquirente… che non ha ancora acquistato l’immobile. Con questa pratica l’home stager, e l’azienda per la quale lavora, inscenano ciò che accadrà una volta che l’immobile avrà dei proprietari, con la loro identità e i loro gusti specifici.

Una messa in scena quindi. Ma una messa in scena professionale e che appartiene a pieno diritto al marketing immobiliare. Una messa in scena, per chiudere come si deve questa definizione, attraverso la quale degli ambienti vuoti possono essere valutati dall’acquirente non solo nel loro potenziale, ma già come se fossero abitati.

Home staging e render fotorealistico

E cosa hanno in comune render fotorealistico e home staging? Molto. Certamente una buona serie di obiettivi, tra i quali spiccano la presentazione e la valorizzazione di un interno. L’home staging condivide poi con il rendering 3D l’interesse e la valorizzazione dei dettagli: tessuti, tappeti, cuscini e trapunte, quadri e lampadari, illuminazione (e illuminotecnica).

Queste due professionalità nate pochi anni di distanza l’una dall’altra – l’home staging è stato inventato da Barb Schwarz nei primi anni ’70 del secolo scorso, il render risale addirittura agli anni ’60, grazie al software SketchPad creato nel 1963 da Ivan Sutherland, al MIT – hanno quindi impiegato poco tempo per vedere le proprie strade incrociarsi e percorrere insieme un tratto importante di strada. Allestire interni abitativi e professionali proprio come se il cliente fosse su un palco. Un palco su cui è stata inscenata per lui una giornata di vita, personale o lavorativa: questo è il punto di unione tra il renderista e l’home stager.

L’home staging, così come il rendering fotorealistico, progettano set di interni anche per attività aperte al pubblico quali bar, ristoranti, studi di professionisti e uffici.

Vantaggi dell’home staging

In combinazione con il rendering 3D, l’home staging sembra come amplificare specificità e vantaggi. Dal momento che nella grande maggioranza dei casi la prima occhiata a un immobile viene data online, l’home staging sembra essere quasi obbligato a rivolgersi al rendering. Per diverse ragioni:

  • Fotoinserimento È infatti proprio con il rendering che gli ambienti possono essere integrati con mobili e complementi d’arredo grazie al fotoinserimento, con cui non è più necessario mettere in piedi un trasloco, per di più temporaneo. Sarà infatti sufficiente affidarsi alle librerie dei software più diffusi per la modellazione 3D. Allestire un immobile per la vendita apparirà meno complesso;
  • Targeting & Buyer Personas Home staging e rendering 3D permettono, con un lavoro di sinergia, di diversificare la presentazione per più buyer personas, ovvero a clienti diversi tra loro per capacità di spesa e per destinazione d’uso dell’immobile proposto. A parità di vani e di metratura, il set dell’immobile si potrà adattare alle richieste del mercato con maggiore agilità;
  • Agenzie immobiliari Sono forse tra i maggiori beneficiari, dopo gli acquirenti della combinazione home staging e render fotorealistici. Con un aumento del costo finale di vendita realmente irrisorio (si tratta di un 5% di maggiorazione rispetto a un immobile privo di staging), ma con un netto guadagno di performatività e di tempo, le agenzie immobiliari hanno capito da tempo come l’investimento su home staging e render sia un passaggio quasi obbligato;
  • Acquirente Ultimo, ma non per importanza! Chi ha intenzione, e possibilità, di acquistare un immobile non deve fare altro che navigare nella rete, intercettare gli immobili in vendita, iniziare il suo Virtual Tour. Grazie ai buoni uffici del rendering fotorealistico, un professionista della CG Imagery è in grado di realizzare delle fotografie panoramiche, che il potenziale acquirente “visiterà” dal proprio schermo.

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Rendering fotorealistico e interior design

Modellazione 3D e design d’interni

L’interior design, o l’arredamento d’interni, è attualmente uno dei campi di applicazione principali e più fecondi del rendering 3D fotorealistico. E non è difficile capire il perché: riduzione dei costi, velocità nella esecuzione di un progetto di arredamento pensato dal professionista o immaginato dalla creatività del committente, possibilità di testare più soluzioni d’arredamento nei materiali, nelle forme, nelle soluzioni delle luci. Il rendering fotografico è un vero e proprio set a portata di schermo. Su questo set il renderista proietta delle soluzioni per la ristrutturazione di un appartamento, illustra al cliente come valorizzare il living room o il corridoio che dà accesso alla zona notte della casa.

Non ha molta importanza il progetto di partenza: pianta in due dimensioni o, in molti casi ormai, modello 3D come spunto di riferimento, un renderista che sa lavorare è in grado di offrire al proprio cliente una soluzione di design che valorizzi la presentazione di un prodotto (un letto o un divano) o di un ambiente per servizi (la sala riunioni del nuovo ufficio o la sala d’attesa di uno studio notarile).

Architettura d’interni e arredamenti

L’architettura d’interni, termine più tecnico che definisce l’arredamento d’interni, si basa su due qualità che un renderista deve possedere: la capacità di ascolto e le competenze tecniche. Interessa in questo post approfondire il primo aspetto. La scelta dell’atmosfera generale di un ambiente da progettare, i colori su cui spandere la luce, i tessuti che fasciano l’arredamento e i mobili stessi. È grazie questi elementi che la modellazione 3D acquista forme e profondità; è grazie alla sensibilità del renderista se il render fotorealistico darà all’abitatore dello spazio l’experience pensata dal committente.

In conclusione, il rendering fotorealistico e l’interior design si incontrano nella ottimizzazione degli spazi, nella scelta dei mobili nei colori e nello stile più adatto (dal classico al contemporaneo, passando per il rustico chic). Attraverso il rendering fotorealistico l’architettura d’interni fa in modo che uno spazio ristretto guadagni in altezza attraverso l’inserimento di una scala nell’arredo. Un altro per ottimizzare lo spazio è porre il letto sopra una cabina armadio. Al contrario, infine, si possono scandire spazi ampi inserendo una cabina armadio come divisorio.

Dalla Computer-Generated Imagery al Virtual Tour

Da un singolo ambiente all’intero appartamento il passo è ormai breve. E se un renderista si dimostra in grado di sviluppare un loft, certamente deve essere capace di progettare una intera struttura abitativa, o soluzioni per ambienti di lavoro. Ed ecco che da una immagine generata al computer si arriva al vero e proprio Virtual Tour. Il Virtual Tour è una possibilità che il settore della compravendita di immobili sta indagando e applicando in modo sempre più deciso e proficuo. Questo tour virtuale si basa su una fotografia panoramica a 360 gradi, per mezzo della quale il cliente può esplorare i luoghi progettati dal designer.

L’arricchimento della experience dell’osservatore attraverso una quota di alta interattività, un arco di tempo più lungo rispetto a una visita analogica, con la possibilità di integrare in post produzione elementi grafici quali sottotitoli, schede informative animate, creando uno o più percorsi all’interno del luogo progettato. Questi i vantaggi principali del Virtual Tour. Vantaggi cui ne seguono altri, altrettanto importanti: il committente e il cliente finale possono valutare gli spazi a qualsiasi ora del giorno, soffermandosi per tutto il tempo che ritengono necessario su dettagli che altrimenti sfuggirebbero all’attenzione: i riflessi del mogano di un pensile sulla parete della vostra videoteca personale, la porosità del vaso di terracotta che accoglie un giglio bianco.

Come già avrete avuto modo di osservare dai precedenti contributi presenti in questo blog, il rendering fotorealistico beneficia di notevole duttilità e presenta delle potenzialità che aspettano solo di essere sviluppate.

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Arredare casa con il rendering 3D

salone con lavandino e piano cottura

Arredamenti e rendering fotorealistico

Arredare con il rendering 3D può essere la vostra scelta migliore. Il rendering fotorealistico rivela di essere un grande alleato nella progettazione e, in un secondo momento, nella realizzazione degli arredamenti della vostra casa. Un appartamento, oppure sei vani di una villetta, o anche un trilocale con la giusta proporzione di spazi e funzioni, casa non è solo il luogo in cui riposarsi, condividere momenti d’affetto e tenere fuori della porta tutto ciò che non desiderate avere intorno.

Casa è il luogo da cui parte la vostra vita, tutti i giorni. Una cucina fredda e poco accogliente può contribuire a rendere la vostra giornata meno attiva, meno desiderata. E basterebbe del verde, a rivestire l’acciaio attorno al piano cottura, per vivere i primissimi minuti, poco prima del caffè, in modo più calmo e riflessivo.

Ecco, il rendering 3D vi aiuta a pensare, immaginare e progettare la vostra casa. Grazie alle vostre intuizioni e alla professionalità del renderista.

Comunicare un’emozione con il rendering 3D

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il rendering fotorealistico non appiattisce con la fredda perfezione della computer grafica la vostra idea di restyling, per fare esempio, dei luoghi che abitate. Tutt’altro. Una immagine generata al computer è in grado di persuadere.

Un angolo inutilizzato del vostro studio potrà diventare più accogliente e caldo grazie alla luce gialla di una lampada dallo stelo in acciaio nero satinato. Il vostro soggiorno, che magari non vi ha mai soddisfatto per le dimensioni, potrà apparire con maggiore profondità per via di una piccola libreria nera accanto alla portafinestra. E proprio dalla portafinestra, infine, potrete osservare la luce esterna appena filtrata dalla tenda in cotone bianco, e la profondità appena guadagnata si scontorna e ammorbidisce.

Tutto questo è possibile senza dover ricorrere a un allestimento vero e proprio. Sono sufficienti i tuoi spunti e le soluzioni del renderista.

Programmi per arredare casa

I programmi per arredare casa con il rendering 3D sono molti. In questa breve lista troverete i quattro più validi e diffusi.

  • ArredoCad Pensato per designer, per produttori di arredi d’interno, ed estremamente utile ai fini didattici. Vanta la libreria più ampia al mondo, con 30.000 elementi d’arredo pronti per essere utilizzati. ArredoCad presenta un visualizzatore 3D interattivo, con il quale la vostra cucina, il vostro bagno e i vostri arredamenti, soltanto pensati, misura saranno un passo più vicini all’essere realizzati;
  • AutoDesk Revit Si tratta di una piattaforma BIM, ovvero Building Information Modeling, in termini più semplici, si tratta di una piattaforma condivisa che ottimizza la pianificazione, la realizzazione e la gestione di costruzioni. Con AutoDesk Revit si lavora in remoto, su una sola interfaccia e condividendo in tempo reale tutti gli avanzamenti del progetto. Come se non bastasse, AutoDeskRevit aggiunge ai propri modelli una quarta dimensione, per così dire: il tempo. Perché questo software gestisce le scansioni temporali, le tappe di ogni singolo progetto;
  • SolidWorks Nella sua versione 2020, questo sofware è una vera e propria suite integrata. Risulta essere poi compatibile con AutoCad, aumentando quindi versatilità e risultati di valore tecnico ed estetico. In particolare, permette una simulazione dei prodotti progettabili in 3D, così da anticipare possibili difetti e lavorare per una realizzazione ottimale. Utile quindi non solo per l’arredamento della casa;
  • DiaLux Come sa già chi lavora nel rendering fotorealistico, la gestione della luce è una variabile importantissima per definire identità ed emozioni del proprio progetto di arredamento. DiaLux è un software di riferimento per chi vuole occuparsi di illuminotecnica. Di cosa si tratta? Una definizione tanto semplice quanto affascinante: l’illuminotecnica è una vera e propria disciplina tecnico-scientifica che gestisce luce naturale e artificiale per scolpire spazi e ambienti, sia interni che esterni.

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I migliori programmi per render fotorealistici

Sala da pranzo con tavolo e bottiglia di vino, realizzato con Corona

Definizione di rendering

Prima di descrivere i migliori programmi per render fotorealistici, è il caso di partire definendo i tipi e le tecniche di rendering 3D fotorealistico, dando definizione chiara e univoca del termine rendering. Il rendering indica la resa di una immagine altamente realistica grazie all’uso della computer grafica. Un sinonimo di rendering 3D è Computer-Generated Imagery. Ora che sapete cosa si intende con questo termine, cerchiamo di capire quanti tipi di rendering esistono.

Tipi di rendering fotorealistico

I tipi di rendering, o per meglio dire le principali tecniche di rendering, attualmente sono quattro. Vediamole una per una:

  • Modellazione 3D O rendering 3D propriamente detto. Intuitivamente, consiste nella produzione di un modello neutro, asettico, in tre dimensioni. Sulla superficie del modello viene poi applicata la texture dei materiali. La tecnica che permette questa applicazione si chiama surfacing;
  • Radiosity Con questa tecnica il renderista applica delle ombre più gentili sulle superfici, e serve per esaltare il fotorealismo della composizione. La radiosity viene utilizzata insieme al Raytracing;
  • Raytracing Con il quale si combinano luci e colori, e che a sua volta può essere di due tipi. Raytracing statico, quando riguarda immagini prive di movimento. Raytracing dinamico quando si ha la necessità di restituire immagini in movimento;
  • Rasterizzazione Questo processo indica la conversione di una immagine in due dimensioni, e realizzata in grafica vettoriale, in una immagine raster o bitmap. Più semplicemente, una immagine fatta di pixel.

Salone grigio realizzato con V-Ray

Software di rendering

Ecco ora una breve, e comunque non esaustiva, rassegna dei principali software di rendering.

  • TinkerCAD Può essere considerato il software più semplice in circolazione. Se siete alle prime armi e volete cimentarvi con la modellazione 3D, la vostra scelta dovrebbe ricadere su TinkerCAD. È un software open source, è quindi gratuito, e può essere usato direttamente dal vostro browser;
  • Blender Rappresenta una valida alternativa open source se non potete o non volete investire in software proprietari. Con Blender modellate in 3D ma non solo. Vi sarà possibile anche realizzare animazioni e renderizzazioni avanzate. Dovete aggiungere come, a differenza di TinkerCAD, Blender non spicca per usabilità. Dovrete investire del tempo se volete che questo, pur valido, software sia la vostra principale scelta professionale;
  • 3ds Max Software per grafica vettoriale tridimensionale. Conosciuto in precedenza con il nome commerciale di 3D Studio Max, e realizzato da Autodesk, viene usato quando il professionista si trova in un ambiente di lavoro Autocad. Aspetto tra i più importanti di 3ds Max è la potenza del motore di render, che riduce in modo significativo i tempi di realizzazione dell’immagine renderizzata. Attualmente è tra i più utilizzati. Permette di costruire modellazioni 3D per progetti, animazioni e videogiochi;
  • Lumion Utile per il settore edile e nell’architettura, dal momento che dà il suo meglio nella visualizzazione di progetti BIM e CAD. Garantisce una qualità elevata anche di video 3D e panorami in realtà virtuale. Si caratterizza per una interfaccia relativamente facile e intuitiva nell’uso. È importante sottolineare come Lumion non crei modelli 3D, ma recupera questa mancanza grazie alla sua piena compatibilità con tutti gli altri software di modellazione 3D quali Revit, Archicad, SketchUp Pro, Autocad;
  • V-ray for Rhino È un motore di render realizzato da Chaos Group. Velocità di esecuzione nel calcolo, fotorealismo di estrema qualità. Vi dà enorme libertà di scelta per via delle sue corpose librerie. V-ray for Rhino viene utilizzato nel design di interni, nell’architettura, oltre alla supervisione di effetti speciali e nell’ambito del product designing;
  • SketchUp Pro Non eccessivamente dissimile nella usabilità e nelle caratteristiche da tutti gli altri software che sta leggendo in questa rassegna, risulta essere la risorsa più utilizzata. Si distingue per una visualizzazione in real time dei progetti davvero notevole, oltre a prevedere l’eventualità di organizzare la presentazione, in modo integrato al software, del progetto;
  • Maxon Cinema 4D, di produzione tedesca, è il software che ho scelto per la modellazione 3D, per il rendering e per l’animazione. Con questo software gestisco le luci dei miei render fotorealistici, posso quindi creare e applicare texture. Maxon Cinema 4D viene utilizzato anche per le animazioni, ma a me interessa per la sua capacità di integrare e utilizzare alcuni plug-in. Tra i quali ho scelto Corona Render, con cui chiudo questa lista;
  • Corona Renderer un motore di rendering. Detto in modo più semplice: un software che traduce in rappresentazione grafica, ovvero in una immagine digitale, delle informazioni in ingresso. Corona Renderer ha un set di valori di default estremamente pratico. Posso lavorare quindi con velocità e precisione. Se poi voglio gestire le luci della scena a mio piacimento, provando soluzioni lontane tra loro, passando da una luce notturna a una solare, ecco che Corona Renderer dimostra tutta la sua versatilità.

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