Rendering fotorealistico, una definizione

 

Che cos’è un rendering o una modellazione 3D

salotto boiserie con tavolo e quadro

La modellazione 3D, o rendering fotorealistico, è diventato lo standard per qualsiasi professionista che lavori con gli spazi o con gli oggetti. Con il termine rendering si intende un processo di resa: la conversione di una semplice immagine a due dimensioni in una nuova immagine più realistica. Questa immagine realistica viene percepita come tridimensionale. Tutto questo grazie a dei software che sono in grado di calcolare prospettiva, colori, luci, ombre.

La modellazione viene realizzata con software di due tipi: CAD (Computer Aided Design) e BIM (Building Information Modeling). Per indicarne uno tra i migliori software, ci basti per ora citare Lumion 3d.

Che si tratti di un interior designer, di un architetto o di una impresa edile che abbia da sviluppare la propria fantasia a partire da un progetto su carta, o che si tratti infine di una start-up che voglia un video per il proprio nuovo prodotto, la realizzazione di un modello 3D in computer grafica è diventato un passaggio imprescindibile per ottenere visibilità, riconoscibilità e identità nei confronti del potenziale cliente.

3D Lolli Design si occupa soprattutto della resa fotorealistica di interni, per far sì che il processo di progettazione online di un ambiente e dell’arredo che lo caratterizza illustri le potenzialità dell’interno nel modo più professionale possibile.

A cosa serve il rendering fotorealistico?

Il 3D rendering serve a illustrare un progetto, un’idea, oppure un prodotto. E lo illustra restituendo non solo una immagine, ma cercando di trasmettere al potenziale cliente le sensazioni che l’ambiente o l’oggetto modellato sono in grado di suscitargli.

Entrare nella sala buia di un cinema con gli occhi, intuire il drappo di velluto rosso che contorna lo schermo, soffermarsi sulla trama di una tenda di lino blu pastello, appena attraversata dall’ultimo sole del giorno, quasi testare con le dita la rugosità di un cartone ondulato, realizzato forse con materiale riciclato, che riveste un dispenser in resina. La modellazione 3D permette che siano gli occhi a toccare una stoffa, o la texture del rivestimento di un divano, ancora prima che arrivi il tatto.

Il render 3D racconta una visione ancora prima che sia realizzata, permette di condividere lo stimolo e l’emozione che l’architetto ha impresso a una villetta circondata, per esempio, da un prato inglese e impreziosita da un caminetto bifacciale al centro del soggiorno.

Vantaggi e benefici di una modellazione 3D

Ma quali sono i reali vantaggi di un rendering fotorealistico? Aldilà degli algoritmi, dei software di modellazione, e più in generale delle informazioni tecniche che rischiano di annoiare il cliente, in cosa consistono i benefici di una immagine renderizzata? Grazie al rendering fotorealistico è possibile:

  • Dialogare con un interior designer o un creativo per realizzare su schermo la sua idea;
  • Suggerire al cliente interventi che permettano di raffinare un interno, o un oggetto, ancora prima che sia realizzato;
  • Fare branding, ovvero narrare un prodotto o un luogo prima della messa sul mercato, così da raccogliere pareri e umori dei potenziali clienti;
  • Coinvolgere in prima persona chi guarda le modellazioni;
  • Trovare spunti, nuance, texture e soluzioni stilistiche inaspettate.

E queste primissime indicazioni sono comunque un primo riferimento. A volere essere più esatti sulle ragioni per le quali un designer o un architetto dovrebbero beneficiare dei buoni uffici di un renderista, basti segnalare come la valorizzazione immobiliare, il cosiddetto home staging, ha permesso una notevole riduzione dei tempi di vendita di una casa. Parliamo di una media di 48 giorni rispetto agli oltre sette mesi e mezzo indicati come media, stando ai dati forniti da Bankitalia per l’ultimo trimestre 2019.

Il rendering fotorealistico gratifica gli occhi, valorizza gli interni e i prodotti del committente, determinando un risparmio di investimenti e di tempo.

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3D Lolli Design si occupa di consulenza e di realizzazione di modellazione 3D e rendering fotorealistici. Per entrare in contatto o chiedere un appuntamento, basta compilare i campi che seguono, specificando la richiesta.

Rendering fotorealistico oppure home staging?

angolo ristorante con finestra e orologio a muro

Home staging, cos’è?

L’home staging, partiamo da una definizione: si tratta della capacità di rendere vivo e vissuto un luogo abitativo, o lavorativo, non ancora vissuto. L’arte, potremmo dire, di dare vita a qualcosa di non ancora animato. E quale è l’obiettivo dell’home staging? Far sentire a casa propria l’acquirente… che non ha ancora acquistato l’immobile. Con questa pratica l’home stager, e l’azienda per la quale lavora, inscenano ciò che accadrà una volta che l’immobile avrà dei proprietari, con la loro identità e i loro gusti specifici.

Una messa in scena quindi. Ma una messa in scena professionale e che appartiene a pieno diritto al marketing immobiliare. Una messa in scena, per chiudere come si deve questa definizione, attraverso la quale degli ambienti vuoti possono essere valutati dall’acquirente non solo nel loro potenziale, ma già come se fossero abitati.

Home staging e render fotorealistico

E cosa hanno in comune render fotorealistico e home staging? Molto. Certamente una buona serie di obiettivi, tra i quali spiccano la presentazione e la valorizzazione di un interno. L’home staging condivide poi con il rendering 3D l’interesse e la valorizzazione dei dettagli: tessuti, tappeti, cuscini e trapunte, quadri e lampadari, illuminazione (e illuminotecnica).

Queste due professionalità nate pochi anni di distanza l’una dall’altra – l’home staging è stato inventato da Barb Schwarz nei primi anni ’70 del secolo scorso, il render risale addirittura agli anni ’60, grazie al software SketchPad creato nel 1963 da Ivan Sutherland, al MIT – hanno quindi impiegato poco tempo per vedere le proprie strade incrociarsi e percorrere insieme un tratto importante di strada. Allestire interni abitativi e professionali proprio come se il cliente fosse su un palco. Un palco su cui è stata inscenata per lui una giornata di vita, personale o lavorativa: questo è il punto di unione tra il renderista e l’home stager.

L’home staging, così come il rendering fotorealistico, progettano set di interni anche per attività aperte al pubblico quali bar, ristoranti, studi di professionisti e uffici.

Vantaggi dell’home staging

In combinazione con il rendering 3D, l’home staging sembra come amplificare specificità e vantaggi. Dal momento che nella grande maggioranza dei casi la prima occhiata a un immobile viene data online, l’home staging sembra essere quasi obbligato a rivolgersi al rendering. Per diverse ragioni:

  • Fotoinserimento È infatti proprio con il rendering che gli ambienti possono essere integrati con mobili e complementi d’arredo grazie al fotoinserimento, con cui non è più necessario mettere in piedi un trasloco, per di più temporaneo. Sarà infatti sufficiente affidarsi alle librerie dei software più diffusi per la modellazione 3D. Allestire un immobile per la vendita apparirà meno complesso;
  • Targeting & Buyer Personas Home staging e rendering 3D permettono, con un lavoro di sinergia, di diversificare la presentazione per più buyer personas, ovvero a clienti diversi tra loro per capacità di spesa e per destinazione d’uso dell’immobile proposto. A parità di vani e di metratura, il set dell’immobile si potrà adattare alle richieste del mercato con maggiore agilità;
  • Agenzie immobiliari Sono forse tra i maggiori beneficiari, dopo gli acquirenti della combinazione home staging e render fotorealistici. Con un aumento del costo finale di vendita realmente irrisorio (si tratta di un 5% di maggiorazione rispetto a un immobile privo di staging), ma con un netto guadagno di performatività e di tempo, le agenzie immobiliari hanno capito da tempo come l’investimento su home staging e render sia un passaggio quasi obbligato;
  • Acquirente Ultimo, ma non per importanza! Chi ha intenzione, e possibilità, di acquistare un immobile non deve fare altro che navigare nella rete, intercettare gli immobili in vendita, iniziare il suo Virtual Tour. Grazie ai buoni uffici del rendering fotorealistico, un professionista della CG Imagery è in grado di realizzare delle fotografie panoramiche, che il potenziale acquirente “visiterà” dal proprio schermo.

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Design e architettura con il rendering 3D

cafeteria con finestrone e neon fucsia

Rendering 3D per architettura e progettazione

Nell’ultimo decennio il rendering 3D si è imposto come uno degli standard di maggiore efficacia in più settori: architettura e progettazione in prima linea. La progettazione, per un architetto, e più in generale per un professionista del design, si avvantaggia di alcuni tratti distintivi che appartengono tipicamente al rendering fotorealistico.

A partire da una foto reale è possibile operare un foto-inserimento, per specificare ulteriormente i contorni di un progetto. Specie nei casi in cui il rendering serve a valutare scelte di impatto ambientale. Una impresa edile, per fare un secondo esempio, ha la possibilità di illustrare ai clienti le potenzialità di un progetto, così da rendere gli immobili più appetibili per il mercato.

A beneficiare del rendering fotorealistico sono certamente il settore immobiliare, come appena esemplificato, ma non si possono dimenticare l’architettura residenziale, e nello specifico quella privata, commerciale e la pubblica. Architetti e progettisti sono ormai i primi a conoscere quanto sia imprescindibile il lavoro di un renderista nel produrre immagini fotorealistiche, qualora volessero vincere una gara d’appalto.

Il fotorealismo al servizio del design

Insieme all’architetto, quella del designer è una seconda professione che dovrebbe tener conto dei vantaggi del render fotorealistico. Innanzitutto perché la distanza tra professionista e committenza si accorcia, e poi perché l’esperienza, la fruizione di una immagine renderizzata è immersiva, quando non emozionale.

A quali designer ci stiamo riferendo? A due specifici. All’interior designer, che grazie al rendering ha finalmente la possibilità di presentare un progetto più immediato, duttile e comunque suscettibile di ulteriori specifiche da parte del cliente finale. Ma specifichiamo ora la figura del product designer, il quale vede un abbattimento verticale dei costi di presentazione del progetto al proprio committente e, nel caso in cui fosse in ballo la progettazione di più prodotti o di una intera linea, ecco che il costruire un catalogo aziendale avviene con maggiore velocità e precisione.

Modellazione e interior design

La modellazione 3D e il design, in questo ultimo passaggio intendiamo nello specifico l’interior design, potrebbero anche essere considerati parenti stretti. Se non proprio per ragioni di affetto, sicuramente per ragioni di spesa: un allestimento di luci ha costi notevolmente ridotti se realizzato dall’algoritmo radiosity, rispetto a un set di luci reale.

Per non parlare poi dello stile dell’arredamento. Passare dal classico al moderno, dallo shabby chic al déco sarà una scelta meno complessa da gestire. Più libertà, più soddisfazione. Se volete un esempio concreto della versatilità del rendering fotorealistico, scrivete le parole chiave “stile déco” su Google e provate a distinguere fotografie e immagini renderizzate tra i risultati della ricerca. Il render fotorealistico contribuisce a un sensibile aumento qualitativo della immagine tridimensionale: dettagli e particolari degli interni ne guadagnano in particolari e dettagli.

Loft, cucina, home staging, o anche soltanto a scopo di studio, il rendering sembra non avere limiti nei propri campi di applicazione. La più recente cronaca ne è una dimostrazione. In seguito alla necessaria contrazione delle attività e degli incontri pubblici, il settore immobiliare ha trovato un valido sostegno nel rendering. La pratica del virtual tour permette al cliente di visitare digitalmente la costruzione, l’immobile, l’appartamento che vorrebbe acquistare senza dovere necessariamente spostarsi dalla propria casa.

Grazie alle soluzioni 3D la realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR) diventeranno un must-have per chi vuole acquistare e vendere soluzioni abitative e professionali con più agio possibile.

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