Arredare casa con il rendering 3D

salone con lavandino e piano cottura

Arredamenti e rendering fotorealistico

Arredare con il rendering 3D può essere la vostra scelta migliore. Il rendering fotorealistico rivela di essere un grande alleato nella progettazione e, in un secondo momento, nella realizzazione degli arredamenti della vostra casa. Un appartamento, oppure sei vani di una villetta, o anche un trilocale con la giusta proporzione di spazi e funzioni, casa non è solo il luogo in cui riposarsi, condividere momenti d’affetto e tenere fuori della porta tutto ciò che non desiderate avere intorno.

Casa è il luogo da cui parte la vostra vita, tutti i giorni. Una cucina fredda e poco accogliente può contribuire a rendere la vostra giornata meno attiva, meno desiderata. E basterebbe del verde, a rivestire l’acciaio attorno al piano cottura, per vivere i primissimi minuti, poco prima del caffè, in modo più calmo e riflessivo.

Ecco, il rendering 3D vi aiuta a pensare, immaginare e progettare la vostra casa. Grazie alle vostre intuizioni e alla professionalità del renderista.

Comunicare un’emozione con il rendering 3D

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il rendering fotorealistico non appiattisce con la fredda perfezione della computer grafica la vostra idea di restyling, per fare esempio, dei luoghi che abitate. Tutt’altro. Una immagine generata al computer è in grado di persuadere.

Un angolo inutilizzato del vostro studio potrà diventare più accogliente e caldo grazie alla luce gialla di una lampada dallo stelo in acciaio nero satinato. Il vostro soggiorno, che magari non vi ha mai soddisfatto per le dimensioni, potrà apparire con maggiore profondità per via di una piccola libreria nera accanto alla portafinestra. E proprio dalla portafinestra, infine, potrete osservare la luce esterna appena filtrata dalla tenda in cotone bianco, e la profondità appena guadagnata si scontorna e ammorbidisce.

Tutto questo è possibile senza dover ricorrere a un allestimento vero e proprio. Sono sufficienti i tuoi spunti e le soluzioni del renderista.

Programmi per arredare casa

I programmi per arredare casa con il rendering 3D sono molti. In questa breve lista troverete i quattro più validi e diffusi.

  • ArredoCad Pensato per designer, per produttori di arredi d’interno, ed estremamente utile ai fini didattici. Vanta la libreria più ampia al mondo, con 30.000 elementi d’arredo pronti per essere utilizzati. ArredoCad presenta un visualizzatore 3D interattivo, con il quale la vostra cucina, il vostro bagno e i vostri arredamenti, soltanto pensati, misura saranno un passo più vicini all’essere realizzati;
  • AutoDesk Revit Si tratta di una piattaforma BIM, ovvero Building Information Modeling, in termini più semplici, si tratta di una piattaforma condivisa che ottimizza la pianificazione, la realizzazione e la gestione di costruzioni. Con AutoDesk Revit si lavora in remoto, su una sola interfaccia e condividendo in tempo reale tutti gli avanzamenti del progetto. Come se non bastasse, AutoDeskRevit aggiunge ai propri modelli una quarta dimensione, per così dire: il tempo. Perché questo software gestisce le scansioni temporali, le tappe di ogni singolo progetto;
  • SolidWorks Nella sua versione 2020, questo sofware è una vera e propria suite integrata. Risulta essere poi compatibile con AutoCad, aumentando quindi versatilità e risultati di valore tecnico ed estetico. In particolare, permette una simulazione dei prodotti progettabili in 3D, così da anticipare possibili difetti e lavorare per una realizzazione ottimale. Utile quindi non solo per l’arredamento della casa;
  • DiaLux Come sa già chi lavora nel rendering fotorealistico, la gestione della luce è una variabile importantissima per definire identità ed emozioni del proprio progetto di arredamento. DiaLux è un software di riferimento per chi vuole occuparsi di illuminotecnica. Di cosa si tratta? Una definizione tanto semplice quanto affascinante: l’illuminotecnica è una vera e propria disciplina tecnico-scientifica che gestisce luce naturale e artificiale per scolpire spazi e ambienti, sia interni che esterni.

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3D Lolli Design si occupa di consulenza e di realizzazione di modellazione 3D e rendering fotorealistici. Per entrare in contatto o chiedere un appuntamento, basta compilare i campi che seguono, specificando la richiesta.

I migliori programmi per render fotorealistici

Sala da pranzo con tavolo e bottiglia di vino, realizzato con Corona

Definizione di rendering

Prima di descrivere i migliori programmi per render fotorealistici, è il caso di partire definendo i tipi e le tecniche di rendering 3D fotorealistico, dando definizione chiara e univoca del termine rendering. Il rendering indica la resa di una immagine altamente realistica grazie all’uso della computer grafica. Un sinonimo di rendering 3D è Computer-Generated Imagery. Ora che sapete cosa si intende con questo termine, cerchiamo di capire quanti tipi di rendering esistono.

Tipi di rendering fotorealistico

I tipi di rendering, o per meglio dire le principali tecniche di rendering, attualmente sono quattro. Vediamole una per una:

  • Modellazione 3D O rendering 3D propriamente detto. Intuitivamente, consiste nella produzione di un modello neutro, asettico, in tre dimensioni. Sulla superficie del modello viene poi applicata la texture dei materiali. La tecnica che permette questa applicazione si chiama surfacing;
  • Radiosity Con questa tecnica il renderista applica delle ombre più gentili sulle superfici, e serve per esaltare il fotorealismo della composizione. La radiosity viene utilizzata insieme al Raytracing;
  • Raytracing Con il quale si combinano luci e colori, e che a sua volta può essere di due tipi. Raytracing statico, quando riguarda immagini prive di movimento. Raytracing dinamico quando si ha la necessità di restituire immagini in movimento;
  • Rasterizzazione Questo processo indica la conversione di una immagine in due dimensioni, e realizzata in grafica vettoriale, in una immagine raster o bitmap. Più semplicemente, una immagine fatta di pixel.

Salone grigio realizzato con V-Ray

Software di rendering

Ecco ora una breve, e comunque non esaustiva, rassegna dei principali software di rendering.

  • TinkerCAD Può essere considerato il software più semplice in circolazione. Se siete alle prime armi e volete cimentarvi con la modellazione 3D, la vostra scelta dovrebbe ricadere su TinkerCAD. È un software open source, è quindi gratuito, e può essere usato direttamente dal vostro browser;
  • Blender Rappresenta una valida alternativa open source se non potete o non volete investire in software proprietari. Con Blender modellate in 3D ma non solo. Vi sarà possibile anche realizzare animazioni e renderizzazioni avanzate. Dovete aggiungere come, a differenza di TinkerCAD, Blender non spicca per usabilità. Dovrete investire del tempo se volete che questo, pur valido, software sia la vostra principale scelta professionale;
  • 3ds Max Software per grafica vettoriale tridimensionale. Conosciuto in precedenza con il nome commerciale di 3D Studio Max, e realizzato da Autodesk, viene usato quando il professionista si trova in un ambiente di lavoro Autocad. Aspetto tra i più importanti di 3ds Max è la potenza del motore di render, che riduce in modo significativo i tempi di realizzazione dell’immagine renderizzata. Attualmente è tra i più utilizzati. Permette di costruire modellazioni 3D per progetti, animazioni e videogiochi;
  • Lumion Utile per il settore edile e nell’architettura, dal momento che dà il suo meglio nella visualizzazione di progetti BIM e CAD. Garantisce una qualità elevata anche di video 3D e panorami in realtà virtuale. Si caratterizza per una interfaccia relativamente facile e intuitiva nell’uso. È importante sottolineare come Lumion non crei modelli 3D, ma recupera questa mancanza grazie alla sua piena compatibilità con tutti gli altri software di modellazione 3D quali Revit, Archicad, SketchUp Pro, Autocad;
  • V-ray for Rhino È un motore di render realizzato da Chaos Group. Velocità di esecuzione nel calcolo, fotorealismo di estrema qualità. Vi dà enorme libertà di scelta per via delle sue corpose librerie. V-ray for Rhino viene utilizzato nel design di interni, nell’architettura, oltre alla supervisione di effetti speciali e nell’ambito del product designing;
  • SketchUp Pro Non eccessivamente dissimile nella usabilità e nelle caratteristiche da tutti gli altri software che sta leggendo in questa rassegna, risulta essere la risorsa più utilizzata. Si distingue per una visualizzazione in real time dei progetti davvero notevole, oltre a prevedere l’eventualità di organizzare la presentazione, in modo integrato al software, del progetto;
  • Maxon Cinema 4D, di produzione tedesca, è il software che ho scelto per la modellazione 3D, per il rendering e per l’animazione. Con questo software gestisco le luci dei miei render fotorealistici, posso quindi creare e applicare texture. Maxon Cinema 4D viene utilizzato anche per le animazioni, ma a me interessa per la sua capacità di integrare e utilizzare alcuni plug-in. Tra i quali ho scelto Corona Render, con cui chiudo questa lista;
  • Corona Renderer un motore di rendering. Detto in modo più semplice: un software che traduce in rappresentazione grafica, ovvero in una immagine digitale, delle informazioni in ingresso. Corona Renderer ha un set di valori di default estremamente pratico. Posso lavorare quindi con velocità e precisione. Se poi voglio gestire le luci della scena a mio piacimento, provando soluzioni lontane tra loro, passando da una luce notturna a una solare, ecco che Corona Renderer dimostra tutta la sua versatilità.

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Scegliere lo stile del bagno

 

Stile Minimal o Classico? Contemporaneo o moderno decorato? Sono molti gli stili con i quali realizzare un bagno e decidere, di conseguenza, l’arredo bagno ed i complementi. 

In questo articolo troverai suggerimenti per individuare il tuo stile di bagno.

Oggi, attraverso le immagini di quattro dei render realizzati da me, ti spiegherò quale stile mostrarti, per aiutarti ad individuare quale sia lo stile più adatto per te. 

Come capire qual è il tuo stile

Guardati intorno: cosa ti piace? Cosa ti attrae? Cerca di capire quali dettagli senti tuoi. Non aver paura di sperimentare, provare miscugli diversi.

I mix&match degli stili sono molto apprezzati, basta capire e scegliere con buon gusto come mescolare elementi di più stili.

Bagno dallo stile minimal

Lo stile Minimal di questo bagno ha un linguaggio chiaro, immediatamente riconoscibile, comprensibile e condivisibile da tutti.

Con la semplificazione dell’arredo, il bagno viene riassunto in strutture elementari ridotte al minimo indispensabile per il vivere moderno.

Nel bagno minimal le superfici vengono rivestite esclusivamente nelle tonalità pure come il bianco o il grigio e nei colori neutri, come il terra, l’ecrù ed il sabbia.

Il render qui di seguito, è un esempio calzante di quanto appena detto. 

Bagno Minimal

Render realizzato da Fabrizio Lolli Ⓒ3DLolliDesign

 

Bagno dallo stile classico

Un altro stile adatto per il bagno è quello classico: affascinante, vintage. Il tutto viene realizzato con una boiserie in legno bianco, contrastata da una carta da parati dai caldi motivi floreali.

La figura sottostante fa emergere l’importanza dell’utilizzo della vasca da bagno in stile britannico ed il pavimento in cotto con maioliche esagonali che ripropongono pezzi artigianali degli anni ’20.

 

bagno classico

Render realizzato da Fabrizio Lolli Ⓒ3DLolliDesign

Bagno dallo stile contemporaneo

Questo bagno dallo stile contemporaneo o anche detto Urban Style è caratterizzato da piastrelle di grande formato in granito, che riproducono tutte le gradazioni del grigio per realizzare uno sfondo neutro che dia continuità alla stanza.

In questo sfondo neutro bisogna fare attenzione a non realizzare ambienti freddi e poco accoglienti utilizzando un’illuminazione sapientemente studiata per creare un gioco di luci ed ombre che danno movimento all’ambiente.

Come noterete in questa immagine molto importante è anche il contrasto realizzato con arredi in legno e tessuti dai toni caldi che aiutano a rendere tutto l’ambiente più confortevole.

bagno contemporaneo

Render realizzato da Fabrizio Lolli Ⓒ3DLolliDesign

 

Bagno dallo stile moderno decorato

 

Questo è il classico bagno con molteplici soluzioni per abbellire le pareti o comunemente detto anche mix&match.

Un rivestimento dai colori diversi e con diversi materiali, dalle geometrie particolari, creato con gli abbinamenti più stravaganti. Sicuramente una scelta coraggiosa, ma perfetta per rendere il tuo bagno unico e diverso da qualsiasi altro.

In questo caso il mix&match di materiali come marmo, maioliche, granito, carta da parati ed il colore verde dei pannelli della parete è sapientemente studiato per accumunare in modo armonico stili diversi.

bagno decorato

Render realizzato da Fabrizio Lolli Ⓒ3DLolliDesign

 

 

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Come riconoscere un rendering fotorealistico

3D Lolli Design salone in penombra

Rendering, una definizione

Come potete riconoscere un rendering fotorealistico? È bene partire da una definizione per avere contorni chiari e univoci di cosa si sta parlando. Quando avete davanti ai nostri occhi una immagine in tre dimensioni, ricavata da una sorgente a due dimensioni per mezzo di un software dedicato, siete di fronte a un rendering. Se poi l’immagine ottenuta dal motore di rendering è particolarmente realistica nei dettagli, nella luce e nelle naturali imperfezioni, il rendering può definirsi fotorealistico.

Caratteristiche del rendering fotorealistico

Bisogna adesso essere più netti e precisi. Quello che segue è un elenco che illustra e approfondisce le quattro caratteristiche distintive del rendering fotorealistico. Caratteristiche non esaurienti il lavoro del renderista, ma certamente imprescindibili:

  • Il punto di vista Quello dell’osservatore. Punto di vista che può essere definito anche punto di fuga, per mezzo del quale la fonte bidimensionale del rendering 3D acquista profondità, ampiezza e respiro. L’ago della bilancia, si potrebbe dire, che esprime il primo impatto dell’ambiente;
  • Illuminotecnica È la disciplina che il professionista del render adotta per calibrare e spargere luce naturale e artificiale sull’ambiente. Le luci sono talmente importanti da essere divise in due categorie: primarie e secondarie. Le primarie possono essere il sole, una lampadina o un faretto e si parlerà rispettivamente di luci distanti, puntuali e direzionali. Avete a che fare con luci secondarie quando osservate superfici che riflettono luci primarie;
  • Materiale Forse uno degli aspetti più delicati da gestire per un renderista. È il materiale ad accogliere e riflettere la luce e si incarica, per così dire, di assolvere al compito più difficile di un rendering fotorealistico: la resa delle superfici. Ma un materiale non può assolvere il proprio compito se non riceve dal renderista la giusta texture. I materiali presentano tre aspetti principali che vengono definiti tecnicamente canali: la diffusione, che indica la capacità del materiale di diffondere luce e colore, la riflessione, che permette il riflettere luce e ambiente. Infine la ruvidezza, con cui la superficie del materiale esprime una certa, e naturalissima, irregolarità;
  • Texture Può essere definita fotografia. Una fotografia che viene applicata sulle superfici dei materiali, di arredo e complementi, che riproduce l’aspetto naturale dei materiali stessi. Grazie alla texture, i materiali acquisiscono un grado ulteriore di realtà.

Come si distingue un buon rendering fotorealistico?

E come è possibile allora distinguere un buon rendering 3D da un valido rendering fotorealistico? Come spesso accade la somma dei dettagli può fare la differenza. E il primo dettaglio che potete osservare è la vividezza degli spigoli. Che non dovrebbe essere eccessiva. Un buon renderista sa che basta poco per rendere smussati gli spigoli ottenuti dal modello 3D; smussati, quindi più verosimili. In gergo la smussatura degli angoli si ottiene con l’effetto Bevel.

Un secondo aspetto fotorealistico lo si ottiene scegliendo una valida texture per le superfici, e allo stesso tempo arricchendo la superficie stessa con Bump Map e Specular Map, producendo effetti di ruvidezza e di riflessione della luce. La luce stessa, poi, contribuisce al fotorealismo del rendering. Pensate alla luce naturale, atmosferica, quell’azzurrino che pervade il nostro campo visivo in una giornata di sole. In che modo è possibile integrarlo nella composizione? Grazie alla mappa HDRI (High Dynamic Range Imaging).

Il monitor del vostro pc, o lo schermo del vostro smartphone, si apriranno su una immagine estremamente realistica. Solo, realizzata in computer grafica.

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